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Coscienza e realtà interiore

In questa area tematica sondiamo l’indagine della comunità scientifica occidentale e delle tradizioni contemplative sulle tracce del mentale, svelando sentieri condivisi.

Forse nessun aspetto della mente è più familiare e al contempo sconcertante della coscienza e della nostra esperienza consapevole del sé e del mondo. Il problema della coscienza è probabilmente la questione centrale dell’attuale teorizzazione della mente e al contempo la più concettualmente delicata. In questo luogo documentiamo e commentiamo la ricerca della comunità scientifica occidentale e delle tradizioni contemplative nello sforzo di comprendere cosa sia la coscienza e come si relazioni con gli altri aspetti non coscienti della realtà.

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Coscienza e realtà interiore
Parlando di coscienza i modelli esistenti possono essere ricondotti a due categorie principali: quelli che riconoscono alla Coscienza esistenza intrinseca indipendente, almeno in parte, dal suo substrato fisico e quelli che invece considerano la Coscienza interamente riducibile ai processi elettro-chimico-fisici che hanno luogo nel cervello.
La riflessione filosofica di Bernard Stiegler sull’attenzione (2010; 2014) illustra come l’attenzione sia più che semplicemente concentrazione o vigilanza. L’attenzione riguarda anche il desiderio, l’attesa, la partecipazione attiva, l’interesse.
In questa serie di articoli discutiamo alcune tra le riflessioni cardine dell’analisi di Bernard Stiegler sul nesso tra tecnologie digitali e distruzione dell’attenzione; sulle sue conseguenze per la vita individuale e collettiva.
Ora che i Buddhismi si trovano a confrontarsi con le neuroscienze cognitive e con le altre scienze della natura, nel tentativo di edificare o espandere un edificio di studio della mente e dell’esperienza, sembra vitale sostenere l’indipendenza e la legittimità del pensiero tradizionale buddhista mantenendo distanza e consapevolezza nei confronti del prestigio che l’apparato scientifico detiene nella società occidentale.
Per come descritta dal linguista George Lackoff, una metafora spaziale (anche orientational metaphor) è una metafora concettuale in cui gli elementi coinvolti sono spazialmente relati l’un l’altro, vale a dire che sono rispettivamente sopra o sotto, dentro o fuori, davanti o dietro, in profondità o in superficie, al centro o alla periferia, e così via.
La domanda che proviamo ad affrontare in questa sede è: comprendiamo davvero cosa sia il Buddhismo?