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Articoli e notizie

MindScience Academy cura una serie di articoli con il proposito di avvicinare e chiosare lo scambio tra ricerca scientifica e tradizione contemplativa. Attraverso una tale produzione, si tenterà di ampliare l’equipaggiamento a disposizione del lettore critico e del ricercatore, senza pretendere di esaurire la portata della riflessione ma, al contrario, moltiplicando e ibridando i suoi linguaggi. In questo senso, questa colonna editoriale somiglia ad un laboratorio; critico, enzimatico, aperto alla sorpresa e all’esperienza trasformativa.
In primo piano giugno 2024
Nel lessico tecnico dello Yoga classico il termine samādhi, derivato dalla radice verbale sanscrita dhā con i due prefissi sam- ā-, designa alla lettera il “com-porsi” dell’attenzione, la sua focalizzazione. Esso è traducibile quale perfetto raccoglimento, giacché allude all’incentrare l’attenzione in modo continuato su di un determinato oggetto.
Corpo, mente ed emozioni
Uno studio dell’Università di Pisa pubblicato su Frontiersin in Psychology nella sezione Consciousness Researches investiga le basi neurali dell’attività di meditazione, avvalendosi di un gruppo di volontari di eccezione: i monaci di Sera-Jey, l’Università Monastica Tibetana in Karnataka, India nell’ambito di una collaborazione attiva dal 2018.
In primo piano maggio 2024
Dobbiamo affrontare il nostro attaccamento ogni giorno, sentendo il dolore che ne deriva, vedendolo. E poi, nel momento in cui iniziamo a farlo, in qualche modo ci sentiamo realizzati, soddisfatti. Questo è interessante. Quando iniziamo a rinunciare a essere tossicodipendenti, iniziamo a essere felici. Iniziamo a gustare il nostro potenziale. Finché continuiamo a seguire l’attaccamento, che è così profondo, non saremo mai felici.
In primo piano maggio 2024
La felicità è più probabilmente uno stato d’animo meno intenso di un’emozione, cultura-dipendente, che dipende dalla relazione con l’altro (che sia individuo o altro-da- sé), e che è imprescindibile da un percorso interiore di compassione e ricerca, da una scelta, e anche da una certa consapevolezza dei propri bisogni.
In primo piano maggio 2024
Cambiare la nostra prospettiva sulla vita verso una di gentilezza ci aiuta davvero a provare gratitudine. La gratitudine è una sensazione meravigliosa perché ci fa vedere quanto è ricca la nostra vita e quanto abbiamo ricevuto. Vedi quanto le persone ti hanno aiutato e quanto sei fortunato.
In primo piano maggio 2024
La felicità non può giungere dal proporsela come meta, nasce dalla capacità di apprezzare il percorso o, più precisamente, l’esperienza che la vita offre nel momento presente. (…) Quando siamo infelici, invece di cercare di diventare felici, dovremmo prendere qualunque cosa stia accadendo come un’occasione per incontrare e superare gli ostacoli sul cammino.
In primo piano aprile 2024
Tutto parte dallo stabilire cosa è un esistente e come lo si suddivide. Ad esempio, tutte le scuole filosofiche buddhiste accettano che un esistente è ciò che viene accertato da un conoscitore valido.
In primo piano aprile 2024
Nella lingua si organizzano i dati dell’esperienza. Le lingue, infatti, sono strumenti cognitivi che veicolano non una realtà data, ma una realtà interpretata, sono sistemi funzionali all’organizzazione cognitiva dell’esperienza. Come dire che ognuno parla, in primo luogo, con sé stesso.
In primo piano aprile 2024
Geshe Gelek ha risposto a quattro domande di approfondimento inerenti il tema della cognizione valida illustrando con grande dettaglio tecnico le differenze esistenti nelle diverse scuole. Un contributo certamente apprezzato da lettori con conoscenze avanzate in ambito buddhista.
In primo piano aprile 2024
Dal pensiero di Francisco Varela, Evan Thompson ed Eleanor Rosch fiorisce l’epistemologia enattivista, che porta alla luce una conoscenza in prima persona dove l’esperienza incarnata svolge un ruolo costitutivo. Un testo fondamentale.
Nonostante le chiare divergenze tra i modelli che abbiamo preso in esame — l’uno facente capo alla corrente delle basic emotions, l’altro a quella costruttivista — anche le similitudini tra i due sono degne di considerazione. Sia Barrett che Asma e Gabriel concordano sull’esistenza di core affects, mentre sono poi in disaccordo su quanto questi siano estesi (quanti e quali siano) e sul loro ruolo nel dare forma al comportamento umano.