Andrea Bocconi -autore e psicoterapeuta psicosintesista- accogliendo il nostro invito a parlarci di felicità, ci ha offerto intensi spunti di riflessione in questo video. Ricordando le evidenze di una celeberrima ricerca, condotta ad Harvard e durata 75 anni, ha sottolineato come dallo studio emergesse che le persone che avevano vissuto meglio, dal punto di vista della salute fisica, non fossero quelle che avevano avuto più successo nella vita ma quelle che avevano coltivato le relazioni.
Questo lo spunto per condividere un’esperienza che vive da anni e che concorda con questa conclusione. Domandando infatti ai partecipanti a suoi gruppi o a pazienti, quali siano state le esperienze memorabili per loro, più coinvolgenti, le cosiddette peak experiences della vita, spesso ricorrono caratteristiche comuni: non si tratta di eventi straordinari e sono appunto esperienze di connessione: con gli altri, con la natura, con la bellezza.
Dall’aspetto di connessione Andrea Bocconi riporta il riferimento i) alla psicologia buddhista secondo la quale proprio la realizzazione della non esistenza di un sé indipendente rappresenta il superamento dell’ignoranza e ii) alla psicosintesi. Per Assagioli infatti la connessione io-sé non rappresentava due cose separate: il sé è il Sole e il raggio di luce che ci raggiunge è l’io. Parlava quindi di unità delle cose. È vivere in armonia col proprio proposito profondo, col proprio piano dell’anima.
È alla perdita di questa connessione da imputare la scomparsa della felicità.
